"Questo blog nasce dall'esigenza e dalla voglia di condividere l'esperienza lungo le strade che portano dalla Francia all'oceano Atlantico. Sarà la trascrizione degli sfoghi,degli appunti e dei pensieri che mi accompagneranno durante i 30 giorni di cammino da Saint Jaen Pied de Port a Santiago de Compostela e i 3 dalla cattedrale spagnola a Capo Finisterre. Potrà essere l'occasione per non affrontare totalmente in solitaria questa esperienza ma per camminare un po' tutti assieme, ognuno con il suo zaino metaforico, ognuno con i suoi perchè, le sue motivazioni, le sue necessità! Buen Camino para todos y buena lectura!"

Dopo quasi un anno di inattività "letteraria", se così possiamo avere la pretesa di definirla, e alla vigilia di un'altra esperienza intensa e profonda come quella di volontariato a Mlali in Tanzania, trovo giusto e significativo tornare a far vivere il blog che mi ha accompagnato in quello che è stato il cammino che più di ogni altro ha segnato in maniera indelebile la mia vita.



domenica 29 luglio 2012

una giornata ancor piu´ particolare...

"Oggi e` proprio una giornata particolare eh??"..."a me tutte le giornate sono sembrate particolari e diverse una dall'altra Gabri"...
Dopo il cammino-turismo vissuto a Burgos si riparte per la terra delle mesetas che ci accopagneranno fino a Leon.Il paesaggio inizia a cambiare;grandi distese di campi di grano;un'infinita marea gialla che non lascia intravedere niente circa il futuro, a poco a poco fa dimenticare il passato e ti costringe a concentrarti sul presente. Nel nulla pero`c'è il tutto...il tutto fatto di sofferenza e fatica sotto temperature proibitive affrontate alle 2 di pomeriggio; il tutto fatto di silenzi che portano dietro pensieri, ricordi, progetti;il tutto fatto di suoni, quelli della natura che ci cironda, del vento che soffia nei campi ancra da mietere, i ciottoli della strada trascinati e scalciati dai nostri passi;il tutto fatto di compagni e compagnedi strada che camminano al tuo fianco; il tutto fatto del proprio cuore che batte e che trasmette emozioni fortissime;cosi' se ne va il primo approccio alla mesetas, una tappa che ci porta ad Hontanas e che ci separa credo definitivamente da Carletto, Maria Elena e Franco (che hanno sostato 11 km prima) e da Francesco (che ha deciso di allungare la tappa).Il piccolo paesino, che campa di sui pellegrini e sul cammino di Santiago, e' posto in una conca inaspettata e improvvisa che appare dopo una decina di km di distese di grano e girasoli;il piu` classico dei miraggi tipici di un deserto, arricchito da una strepitosa piscina in cui ci concediamo un po' di vita vacanziera. La serata i conclude con una cena finalmente leggera sulla terrazza dell'albergue e il resto e`affidato questa volta, non alle solite ciecchiere, schiamazzi, risate, ma solamente ai pensieri che iniziano a librarsi in aria come i tanti sparvieri incontrati negli ultimi giorni di cammino; ma proprio come sparvieri sembrano poi riversarsi su di noi. Pietro va aletto nervoso, pensieroso, senza salutare; Ester e Arthur hanno deciso di allungare la tappa del giorno seguente (oggi) e di separarsi da noi, che da programma abbiamo il pernotto fissato per Puente Fitero (hosptal gestito dalla confraternita´di San Giacomo a Perugia che ci ha fornito le credenziali). Si tratta di un appuntamento a cui teniamo molto, desiderato, atteso. Nella mente ci figuriamo la cena comunitaria, l'accoglienza calorosa con il rito della lavanda dei piedi, una messa domenicale in italiano (dopo i vari "sentado ala derecha del padre" e "padre todo poderoso" che hanno accompagnato le celebrazioni eucaristiche alle quali abbiamo assistito fino ad ora).Gia´dalla sveglia pero´qualcosa lascia presagire che questa non sara´veramente una giornata come le altre. Pietro si sveglia ancor piu´nervoso, come se annusasse qualcosa, come preoccupato che la quotidianeita´e la "famiglia" creatasi lungo questa prima meta´di cammino (domani siamo alla 15 tappa) possa dividersi. Ci mangiamo letteralmente i 18 km che ci separano dall'eremita di San Nicolas a Puente Fitero. Alle 11 siamo li e iniziamo un lungo "descanso" per aspettare l'orario di apertura (le 15). Iniziano i pensieri, l'accoglienza non entusiasmante dataci dagli hospitaleros, la mancanza di garanzia di poter trascorrere li la notte e poi chissa´....in mela voglia di andare avanti, la voglia di continuare a scoprire, probabilmente la voglia di rimettermi un po' in discussione, ripartire da solo come da solo sono salito su quel treno il 14 luglio alle 00.44. Alle 13.30 mi rimetto lo zaino in spalla;mi scambio con Pietro un lungo abbraccio,i rispettivi ringraziamenti per questi giorni trascorsi assieme che mi hanno lasciato e mi lasceranno per sempre nel cuore qualcosa di indescrivibile e che segnera´per sempre l'uomo che sono e saro´;manca poco alle lacrime, gli consegno il mio programa di tappe da qui a Santiago, sara´il Cammino nel caso a riunirci, niente contatti telefonici, niente appuntamenti in Albergue...si riparte, ognuno da solo, ognuno a confronto con se stesso, nuovamente senza garanzie, nuovamente alla ricerca di nuovi stimoli...con la speranza forse un giorno di potersi incontrare di nuovo lungo la strada...."....oggi credo proprio sia una gioranta ancor piu´particolare my friend"...

un grande abbraccio, e che possa arrivarmi, qui in questo sperduto paesino della Castilla (Boadilla del Cammino) il vostro....cheora ne ho veramente bisogno!

Tiago

venerdì 27 luglio 2012

un pellgrino da bosco e da riviera...

Siamo giunti ormai, dopo due giorni di cammino, a Burgos, con tappa intermedia a Atapuerca (antico sito preistorico...con ritrovamenti di resti umani che sembrano risalire a 800.000 anni fa).Due tappe sofferte per il gruppo stabile costituito dal Veronese Pietro (in arte Petrus), l'ungherese Ester e la Canadese Barbara (fisioterapista che molto genitlmente ha risistemato la mia spalla dolorante dopo la giornata passata a camminare con un bastone stile Gandalf misteriosamente regalatomi a Granon).
Due giorni di cammino e riecheggia nella mente questo  modo scherzoso, ma non per questo poco veritiero, con cui mi ero presento, sotto precisa domanda, all'Hospitalera di Granon.Ed e´proprio questo il modo in cui sono trascorse altre due tappe di questo lungo percorso, spirituale e fisico, che porta a Santiago de Compostela. Il pellgrino da bosco, quello che riflette lungo il cammino, che si prende i momenti di solitudine nelle strade assolate percorse nel cocente pomeriggio castillano per guadagnare qualche km e accorciare la tappa successiva, quello che guarda cadere la pioggia e infuriare la tempesta ad Atapuerca anche quando l'ora si fa tarde e il materasso chiama, quello che trova forza nell'eucarestia presa giusto in tempo all'arrivo di stamani a Burgos, quello che trova serenita´ e nuova linfa in un'omelia di un prete, fan di Bruce Springsteen, a Tosantos e svolta una giornata sino a quel momento apatica; dall'altra parte un pellegrino da riviera, quello che aspetta Stafanone e gli fa compagnia fino all'ultima birra (pur mantenendo il fioretto  bevendo solo acqua), quello che scherza,gioca, organizza le cene goduriose, coinvolge, prende la chitarra, canta nei locali e per strada a squarciagola;quello che socializza anche con i muretti e pone questioni improbabili su qualsiasi aspetto, anche il piu´futile dell'esistenza umana; il pellegrino da riviera che fa il turista e si concede ricchi assaggi di Pinchos a Burgos, non bada a spese e si gode ogni giornata fino all'ultimo minuto in maniera intensa....che poi...fermandosi un attimo a pensare, riscopre il suo pellgrino da bosco che ha trovato in se stesso, nella gioia di chi cammina al suo fianco, e nel Signore la sua riviera....

mercoledì 25 luglio 2012

nel cammino le cose non si cercano...si trovano...

Una due giorni particolare...una due giorni sicuramente affascinante...una due giorni fuori dal mondo con pernotto nel piccolo e affascinante Albergue Parrocchial di Granon. Tante emozioni, tante sensazioni, tanti brividi sulla pelle. Il suono delle chitare che riecheggia nell'abside e nel campanile dell'antica chiesa, una candela che gira tra i presenti sistemati in cerchio. Perosne che parlano lingue diverse;persone, pellegrini che in lingue diverse dedicano e rivolgono le loro preghiere al signore che accompagna il loro/nostro cammino. La sensazione che tante serate vissute insieme ad amici a parlare, le tante correzioni e i tanti confronti degli anni scout, le catechesi e le riflessioni siano state trasportate in questo pequeno pueblo ai confini della regione de La rjoca con quella di Castilla y Leon dove siamo entrati oggi dopo un'oretta di cammino. Un dejaveu lungo un giorno, un qualcosa di indescrivibile che continua a farmi battere il cuore e che, inevitabilmente, lascia un po' di nostalgia per questa che sicuramente fino ad adesso e' stata la tappa piu' significativa e piu' coinvolgente del cammino. Nostalgia che nel camminare si trasforma in quel poco di tristezza che ti fa realizzare quanto ogni giorno si possa donare alle persone che ci stanno accanto e che incrociano le nostre strade, i nostri cammini. Quel poco di tristezza che ti fa realizzare quanto sia bello donare agli altri e donarsi agli altri; far spuntare un sorriso sui loro volti affaticati dalle giornate, provati dalle difficolta´che la vita ci mette di fronte; Quel poco di tristezza che ti accompagna in quel momento in cui un abbraccio importante, significativo, un abbraccio che viene dal cuore, termina e sembra volerti dire:"addio e grazie per esser stato, anche solo per poco, sul mio cammino".
Oggi Santiago, santo protettore dei pellegrini e della Spagna tutta. Albergue parrocchiale di Tosantos, altro posto, altri Hospitaleri, che subentrano a Cristina e Virna che ci hanno tenuto compagnia ieri,altre realta´, e un altra avventura nella quale tuffarsi, dalla quale ottenere in meglio, seppur con quell'apatia che ti porti dietro dopo aver vissuto qualcosa di stupendo e che credi irripetibile....ma in fondo si sa...e´inutile cercare lungo il cammino un'esperienza simile o equiparabile....un'esperienza simile, credendo e camminando, si trova!

Ps. ho deciso che al mio ritorno alla quotidianeita´fiorentina vorrei esser chiamato Tiago (me gusta muchissimo);

lunedì 23 luglio 2012

Buon viaggio hermano querido y buen cammino...

E alla fine arrivo' anche la serata un po' diversa,la serata dove i pellegrini smettono i loro panni di camminatori sell'anima e dello spirito,prendono in braccio una chitarra, la voglia di stare insieme,l'entusiasmo che un'esperiena simile rilascia a piccole grandi dosi dentro il cuore di ognuno e cominciano a fare festa!!tutto dopo un'altra giornata di cammino,di duro cammino tra gli straordinari vigneti della provincia de la rjoca!giornata di forti condivisioni con l'ormai inseparabile compagno di strada Pietro con il quale si sta creando una sintonia sempre piu'puo forte e spontanea,fatta di parole,fatta di preghiere,fatta di sorrisi e sileni,fatta di rispetto dei momenti e degli spazi e,penso e spero,fatta di grande stima reciproca!giornata che vede la momentanea separazione dal nostro nuovo trio,di Ester,che segna e non poco il mio compagno veronese!la ragazza ha bisogno di viversi un po' solitariamente il cammino e prende la sua strada,per poi presentarsi carica e piena di vita,forte di quella energia che una giornata lontano dalle certezze che si era creata lungo il cammino ha saputo donarle.beh,la mia vita alla moviola prosegue,e si arricchisce di condivisioni e di momenti di comunità (cm la cena per 16 persone preparata da my frind Javier a base si Arroz y pollo)....potrà poi prevedere,come stamani delle separazioni,selle scelte inaspettate e improvvise...in quel caso e in ogni caso,sarà sempre e per tutti un buon viaggio hermano querido e buen cammino!

domenica 22 luglio 2012

Il mio mondo alla moviola

Comincia alle 5 come ormai da una settanta,il mio mondo alla moviola,comincia rilassat,con il sorriso dinnanzi ad una colazione preparata in comunità, comincia con l'esercizio di Coelho...che in fondo non chiede altro se non saper osservare un mondo così, un mondo a misura d'uomo e non di macchina come siamo abituati a vivere, un mondo che lasci il tempo di osservare i ciottoli schiacciati dall'incessante passaggio di pellegrini,un mondo fatto di nuvole minacciose all'orizzonte che promettono tempesta,salvo poi lasciare spazio ad un festoso pomeriggio di sole;un mondo dove esiste la preghiera, dove si arriva a vivere una vita parrocchiale con gioia e comunità, senza essere assaliti dai demoni che imperversano nella nostra quotidianità;un mondo in solitaria,perché no...come il cammino di oggi;nel quale hai tempo per guardarti dentro,tempo per gioire delle piccole cose, tempo per cAntare e dedicare e dedicare una canzone ai ragazzi del clan che condividono, a loro modo durante la route che stanno affrontando,le mie stesse sensazioni e emozioni;tempo per soffrire, per credere di non farcela,con i piedi che fanno male e le vesciche pronte a scoppiare da un momento all'altro;tempo per ingozzarsi di 'pinchos' una volta arrivati in città (logrono)...a proposito,penso sarò l'unico pellegrino della storia a tornare ingrassato dal cammino...un tempo per sorridere e scambiarsi gioia reciproca con il seminarista camerunense che mi accoglie all'albergue parrocchiale dove passero la notte e vivrò i momenti più intensi a livello spirituale di questo caino (messa con benedizione,cena e colazione comunitaria,orazione) e com quello pro eminente da El Salvador che,di sgamo,mi da la password del wi fi col quale mi sto connettendo grazie all'i phone di pietro...c'è poi inoltre un tempo per ritrovarsi e abbracciarsi a cine tappa dopo una giornata di cammino, e così e' bello vedere in chiesa Pietro e Ester che hanno finalmente raggiunto Logrono, trovare Francesco all'ingresso del paese e tornare ad incrociare nuovamente i nostri cammini e le nostre vite,e' bello sapere che tutti gli altri(Carlo,franco,Elena,javier e su hermano€sono all'altro albergherà,e con loro tutti gli altri pellegrini,ognuno con la propria storia,ognuno con le proprie aspettative,ognuno con i suoi sogni....ognuno con il suo affascinante e unico mondo alla moviola!

Il guerriero della luce crede,e giacche crede nei miracoli,i miracoli cominciano ad avverarsi

Ad un'ora improbabile x un pellegrino mi trovo a scrivere le impressioni,le gioie e gli spunti di riflessione della giornata odierna.per la seconda volta riesco a non pagare il collegamento, oggi grazie all'i phone di pietro, il mio nuovo compagno di strada dopo che la tappa di oggi, allungata rispetto a quanto preventivato di 8 km, ha disgregato in maniera naturale tanto quanto quella in cui si era fermatA, la compagnia....comunque con appuntamento domano a logrono per la paella che javier ci ha promeso.per una volta, vorrei non parlare della tappa di oggi vista con i miei occhi, ma provre ad entrare all'interno della personalità dei tanti compagni con cui cui condivido la strada e provare a filtrarvi attraverso i loro occhi quello che ai respira,si vive e si consuma qui, sulla strada che porta a Santiago! Allora c'è il pellegrino di Pietro dico di 73 anni, alla sua settima esperienza consecutiva sulla via già onda che mi confida veder scorrere ogni anno più lenta sotto i suoi piedi;ecco che quando te l'aspetti appare Barbara, pesante fisioterapista canadese, nostra compagna di comoda, che ti chiedi come faccia a tenere il passo, e poi scopri che ama più di ogni altra cosa al mondo gli sport di montagna e il kayak e ai gode impagabili momenti del cammino sonnecchiando sulle enormi montagne di balle di fieno del territorio de Navarra!ed ecco più indietro sopraggiunge il nostro Carletti che conta i nubi alla cintura e nel cammino pensa più che altro a come trovare tutte le soluuzooni migliori alle varie problematiche che giorno dopo giorno si verificano; franco con il suo doppio Zaino eandatura scomposta che annuisce e sorride ad ogni parola che gli viene rivolta; Elena che alla fine di ogni tappa sembra chiedersi come farà ad affrontare la successiva;Francesco, il gran camminatore triestino riflessivo, consapevole e determinato che matura concetti belli e puri da condìvidere, come il paragone tra le ombre che il sole proietta sui nostri corpi e le energie che abbiamo da spendere durante la giornata...molto,molto affascinante;c'è Stefano con quell'aria dA duro che riscopri come fragile e profondo, anche se si scola 6-7 boccali di birra al giorno;c'è Ester che affronta con la sua serenità e spensieratezza il cammino, come se la sua testa fossa proiettata su un universo parallelo, un universo felice e nel quale si dispensa serenità e amore;ci sono poi tanti altri pellegrini,tante altre storie da raccontare, tanti altri sentimenti che come torrenti scorrono lungo il il cammino... E poi c'è il cammino di Pietro che porta con la sua simpatia la parola del signore, che guarda nel cuore delle cose, che mi aiutata a riscoprire a fondo la preghiera, cm se il signore lo avesse messo sul mio camino per accogliere la mia richiesta del giorno precedente...in fondo questi siamo noi, questi sono i pellegrini che percorrono la rotta verso sanriago,guerrieri della luce che credono e sognano, e giacche' credono nei miracoli, i miracoli cominciano ad avverarsi! Con ludione d'obbligo dedicata al branco delle oppone e alle sue vdb...buona cacciA v.v.l.l. Buona caccia fratellini e che i vostri sogni più segreti possano realizzarsi durante questo campo!!

venerdì 20 luglio 2012

"non si vede bene che con il cuore, l'essenziale e´invisibile agli occhi" Capitolo II

Tappa semplice quella odierna, che ci ha permesso di raggiungere el pueblo di Estella intorno alle 11.30. Non ci sono stati mai, a differenza delle precedenti tappe, momenti di solitudine. Ogni giorno credo che lo spirito di un uomo abbia bisogno di qualcosa di diverso;cosi´sono diverse le esigenze, le necessita´, sono diverse le energie a disposizione, fisiche e mentali, e´diversa la voglia di mettersi in gioco, di condividere se stesso. Ci sono giorni lungo il cammino in cui si ha bisogno di parlare con se stessi, ascoltare il proprio cuore e la propria mente; ci sono poi giornate in cui si ha bisogno di tirar fuori tutte queste riflessioni o altri sassolini che il nostro cuore si porta dietro...oggi e´stata una giornata di queste. Passata interamente a chiacchierare, con il gruppo di Bellunesi prima,che ha forcato l'appuntamento per la pasta serale tra italiani nonostante il cartello con il quale avevamo segnato loro l'albergue del pernotto (gestito dall'Anfas, associazione cho opera con i ragazzi con pronlemi di disabilita´)...e con Francisco Javier, un chico spagnolo che fa il cammino per la terza volta (la prima a 13 anni, ora ne ha 23). Uno scambio molto profondo lungo tanti km, una sintonia fatta di parole (praticamente una lezione itinerante di spagnolo che passa dal reparto alco-alimentare ai piu´banali mezzi di trasporto e informazioni per sopravvivere), di sguardi, di gesti, di sorrisi...tanti sorrisi...momenti che ti cambiano la giornata e la rendono migliore. A dire il vero era cominciata gia´nel migliore dei modi: il cioccolatino con il quale ho interrotto solo per un attimo il mio fioretto offerto da Pietro (veronese giunto in solitario sul cammino e che viaggia assieme ad una ragazza ungherese) per il suo compleanno ha un sapore tutto nuovo e diverso dai bocadillos e la semplice frutta che hanno rappresentato praticamente tutte le nostre precedenti colazioni. Pietro e´un ragazzo interessantissimo e molto simpatico. E´una persona stimoltante...il classico "personaggio", giunto tra l'altro nel momento giusto al posto giusto e che mi ha tranquillizato dopo la chiacchierata di ieri con Diegos che, per quanto mi abbia affascinato, aveva reso piuttosto irrequieto il mio spirito da pellegrino. Domani potrebbero esserci delle separazioni naturali ma fino ad ora la combriccola procede spedita (ognuno con i suoi spazi ma con la gioia di condividere i momenti comuni)....ps. Carlo ha scalato il suo primo buco alla cintura :)...ma questo, solo Dio puo´saperlo........e forse in parte anche le vesciche che da oggi stanno spuntando sui miei poveri talloni indifesi.

BILANCIO:
Esta Bueno:La giacca a vento la manana (Pala probabilmente ti chiedero´di regalarmela quando torno...mi ci sto affezionando a bestia);i sapori della natura che ci circonda; la condivisione; le amicizie; la serenita´; il tempo da dedicare a se stessi; la tienda donde se puede buscar la comida mentre si cammina;il bucato appena giunti all'albergue;la doccia dopo il bucato; gli esercizio del libro di Coelho condivisi con l'Ila...(domani mi tocca fare il bradipo nella tappa..:); il canto del gallo al mattino; camminare quando e´ancora buoio e il mondo intorno a te ancora dorme; il sorriso di un compagno che esta en el camino; dire Ola y buenas dias a la gente che passa (ma Javier dice che se mi limito al primo passo inosservato, con il secondo mi scuccano subito che nn sono spagnolo...oggi abbiamo usato la tattica dell'uno x uno..io il primo e lui il secondo); il modo in cui Carlo dice "fantastico" per ogni cosa che accade; e tanto altro ancora...
No esta bueno:il sandalo distrutto che pero´regge l'anima con i denti (quindi un pochino sta anche bueno);Uno zaino molto pesante che pero´ha dentro un solo cambio peraltro mai utilizzato; sentirsi talvolta vincolati pur essendo partiti da soli e senza vincoli (c'e´da lavorare solo su me stesso qui);sforzarsi di pregare (vorrei riuscire a rendere piu´naturale la preghiera...proprio per questo ho pregato oggi...per chiedere al signore che renda naturali e mai forzate le mie preghiere)

Buona notte



"non si vede bene che con il cuore, l'essenziale e´invisibile agli occhi"

IV TAPPA: Puente la Reina - Estella
Albergue de Anfas
Carrellata fotografica






 


 


giovedì 19 luglio 2012

"veloce come e´veloce il vento"

E sarai, veloce come e´veloce il vento, un uomo vero senza timore, potente come un vulcano attivo...beh  proprio la fantastica canzone di Mulan la sintesi perfetta dalla giornata di oggi. Tappa di soli 20 km, con il mezzo l'alto del Perdon raggiunto la mattina presto e sul quale spirava un vento incredibile. Lanciato dalla cima del monte, come promesso, il grido "Raviola" si scende per una ripida discesa. Ma in fondo della descrizione della tappa si sono riempite guide, siti internet e blog. Sicuramente piu´affascinante e´quyello che si respira percorrendola. Cosi´il sole che sorge alle nostre spalle e piano piano inizia a riscaldare e ad illuminare la nostra scesa al monte e´qualcosa di impagabile, che ha il sapore della poesia. Cosi´come poesia sono le ampie vallate con i campi di girasoli, grano e fieno, alcuni pronti per la mietitura, altri che l'hanno appena passata e danno alle colline di navarra quel gusto di lungomare sabbioso Abruzzese che tanto mi e´caro. Il vento soffia forti, in faccia, di lato, alle spalle e le pale eoliche di cui la il territorio spagnolo e´cosparso, roteano a piu´non posso sopra le nostre teste...ricordano viaggi, vette, il monte Galletto lungo la Bologna-Firenze percorsa lo scorso anno con mi Companeros Gianluca, al quale e´andato il piu´lungo pensiero di oggi. Ritorna da Cuba dopo 3 mesi ed io non posso essere li ad abbracciarlo...quanto mi manchi amico!Il vento che va veloce e sospinge la discese. La compagnia si divide, la tappa e´corta, penso di allungarla, prendo una deviazione di 3km che mi porta ad un eremo dell'ordine dei templari e nonostante tutto giungo a Puente la Reina alle 11. Dopo un giro in paese arriva Carlo che ha preso la via piu´breve, poco dopo arriva anche Francesco e decidiamo ancora di restare insieme. La compagnia si arricchisce di altri due italiani Franco e Maria Elena con i quali consumiamo una tipica cena spagnolo a base di carne di toro (del resto Pamplona e´appena passata). La giornata di oggi credo sia stata molto importante per il proseguo del cammino.Avevo voglia di fare, energie spruzzanti;un pezzo di tappa lo ho addirittura fatto di corsa, e arrivato all'albergue, dopo l'ormai proverbiale lavaggio dei vestiti, mi sono concesso anche una seduta di allenamento extra...potente come un vulcano attivo...Energie che il cammino ti dona...energie che vengono dalla mente e dal cuore! Altro momente bellissimo della giornata odierna, aver incontrato nuovamente i bellunesi con i quali abbiamo fissato una cena delirio domani al termine della prossima tappa con Michael che mi ha comunicato che dovro´essere portatore di un qualcosa in suo nome a Santiago (la compagnia termina il cammino a Burgos)...non nascondo una certa emozione..Ma l'incontro di giornata e' stato sicuramente quello con Diegos, spagnolo reduce da un anno e mezzo a Brescia e tornato in Spagna direttamente sulle vie del cammino con sua madre. Non mi dilunghero´su quello che ci siamo detti nelle oltre 2 ore di chiacchierata pomeridiana, nate tra l'altro poiche´il sottoscritto in veste di Michael Phelpsa della situazione, aveva provato ad imbucarsi nella piscina dell'altro ostello. Mi limitero´a citare la conclusione della discussione che mi ha fatto riflettere per il resto della serata, trascorsa poi tra una canzone del bardo Luic, e delle schitarrate in giardino gentilmente concesse dagli scout di messina, che sono improvvisamente ricomparsi sul nostro cammino....del resto "il cammino e´come un elastico" un giorno perdi certe persone, un altro altre ancora, per poi magari incontrarle nuovamente a messa all'arrivo a Santiago...chissa´.Diegos, che dall'eta´di 22 anni (ora ne ha 33) gira il mondo senza preoccupazioni,. lavori stabili e paure mi ha salutato dicendomi in un italiano perfetto:"l'imporante e' il coraggio di partire, il non pensare a quello che ci si lascia dietro...il resto, sara´sempre qualcosa di bellissimo"....sara´una nottata di riflessione.

Il cammino in breve:
  • inizia a pesarmi il dovermi anche solo regolare a certi orari/momenti del resto della combriccola, la mia scelta di partire da solo era infatti dettata al fatto di non dover sottostare a nessun tipo di regola...i mie, seuppur disponibili compagni potrebbere prossimamente risultare, sotto questo aspetto, un vincolo che non si meritano di essere per quello che hanno saputo darmi in questi giorni;
  • domani altra ttappa tranquilla :circa 25 km in piana fino a Estella che non dovrebbero creare alcun tipo di problema...staremo a vedere.
  • con domani si superano i primi 100 km di cammino e si iniziera´a tirare i primi bilanci;il posto di domani, se possibile racchiudera´un po' una sintesi di questi primi giorno e, spero qualche foto dei momenti salienti fin qui trascorsi;
L'importante e´il coraggio e non pesanre a quello che ci si lascia dietro...vivi senza preoccupazioni,non crearti problemi.... vivi la vita cosi.....es una cosa meravillosa!!

mercoledì 18 luglio 2012

El camino es magico...

III Tappa:Larrasona-Cizur Menor

Seduti al tavolino di un bar, bevendo un caffe´e mangiando un bocadillo..."Gabriel, ho iniziato a credere che el camino es magico"...e´magico perche´ti porta via le cose, perche´alcune te le lasci alle spalle, come i km di strada che ogni giorno percorri, come le montagne e le vette che riesci a svalicare, come i paese che pian piano, voltandoti, ammiri come un piccolo riflesso in questo sconfinato spazio che e´la natura che ci circonda. E´magico pero´, perce´cosi´come te le porta via, inaspettatamente e improvvisamente, sa restituirtele! Cosi´parlo´Alex, un simpaticissimo catalano de Barcelona con il quale tengo lezioni simultanee di italiano e spagnolo (praticamente ogni frase la ripetiamo in due lingue in modo che io possa "apreder l'espanol" e lui "imparare l'italiano".....e´molto piu´bravo di me), conosciuto ieri a Larrasoana e incontrato nuovamente oggi, senza nessun preavviso e nessun appuntamento, qui a Cizur Menor, paese che sta a Pamplona come Serpiolle a firenze (purtroppo l'alimentari non e´neanche paragonabile alla mia amata Botteghina della Nonna Nina, ma ha saputo comunque ristorarci per la cena con dell'ottima verdura che negli ultimi giorni e´stata soltanto un improbabile miraggio....il mio intestino ringrazia e i frutti non tardano a manifestarsi:). Alex e' un personaggio davvero interessante, (fa colazione con Bocadillo e mezzo litro de cerveca alle 7.50 de la manana..tutto dire), ma non l'unico incontrato quest'oggi, in questa rilassante tappa di soli 20 km intervallata da un giro turistico nella citta´di Pamplona. Cosi´c' il giudice Zsolt, ungherese che ha appena perso il lavoro e si e´messo in cammino nella speranza che questa sia un'occasione piu´unica che rara per poter percorrere tutti gli 800 km circa che portano a Santiago, la professoressa di inglese (mamma mia che soggezione sostenere una conversazione serale dopo una gioranta di cammino) e la sua amica, provenienti dalla repubblica ceca, Marki e Petra; e c'´Juan, il simpatico e erudito albergatore che mi spiega tutta sui "cavalieri" dell'ordine di malta (ordine che religioso militare che assieme ai templari proteggeva i pellegrini che muovevano i loro passi lungo il Cammino), ordine al quale appartiene l'Albergue nel quale alloggiamo oggi alla modica cifra di 4 euro. Oggi giornata comunque provante e emozionante,se possibile ancora piu´di quella di ieri, a livello psicologico. Le tentazioni continuano e sono tante, alcune di carattere prettamente sportivo; con quel gusto eterno di mettere alla prova il mio fisico che mi porto dietro da sempre, altre di carattere sentimentale e istintivo, percorrere in solitaria una tappa del cammino senza i riferimenti che mi sono creato finora e´un'idea che mi affascina moltissimo, mi balena l'idea di unire la tappa di oggi a quella di domani, e percorrere per intero i 46 km circa che separano Larrasoana da Puente de la Reina....sono determinatissimo! A Pamplona saluto Francesco e Carlo...fissiamo all'albergue di Cizur...ma li avverto che io, probabilmente, in quel rifugio per pellegrini avrei solamente fatto trovare loro un biglietto di ringraziamento per i fantastici giorni passati insieme e un sincero augurio di Buen Camino per il futuro...dopo due ore per il centro, inizio a percorrere i 4 km che separano Pamplona dalla Serpiolle di Spagna..il tempo sembra non passare mai...l'emozione sale, il cervello frulla, pensa, riflette...fino a quando...eccolo li, il segnale...uscito da Pamplona, appolaiato sotto un albero a fare una foto a delle sciagurate pellegrine asturiane incappate in fastidiosissime vesciche, ecco che appare Francesco...come se fosse li apposta, quasi a volermi aspettare per dire "il nostro cammino assieme non e´ancora terminato"...presa la macchina fotografica e scattate le foto (mi sono baloccato un sacco; le ragazze avevano una Reflex della Nikon e a Kos mi ero appena sottoposta ad un corso intensivo di fotografia sotto la guida della Prof.ssa Romano....avro´scattato 18 foto :)...nessuna sovra esposta tranquilla fidanzata :). Mi fido dei segnali...ho decisoso che faro´cosi´...percorriamo il breve tratto di strada che ci separa dal rifugio e appena arrivati...ecco Carlo, li sulla porta ad aspettarci..il piu´bello dei "benvenuti" che abbia ricevuto in vita mia. La compagnia si muove ancora compatta e domani partira´ alla volta di Puente de la Reina con entusiasmo e soddisfazione per la bellisma giornata che volge al termine.
Poi provate a dirmi che "El camino no es magigo"..

Aggiornamenti Tecnici:
  • non ho mai usato il cambio dei vestiti...tranquilli, non puzzo come un animale;semplicemente mi sono scoperto un bravissimo lavandaio e lavo e asciugo tutto in tempo per utilizzarlo il giorno dopo;
  • i sandali reggono....forse :)
  • Francesco ha spedito cose superflue del suo zaino a casa;Dopo 5 giorni fuori, non ho mau usato, e credo non usero´mai, gamella, fornellino, moka sapone e spugne (adesso non dite tutti "io te l'avevo detto), ma non li spediro´a Santiago...quando uno commette un errore e' giusto che paghi le conseguenze: "il rimorso non cancella la punizione...la punizione cancella tutti i mali"...la mia punizione sara´portarmi il peso fino a Finisterre....al ritorno potrete gridarmi in faccia...."Io te l'avevo detto":)
  • Il francese di nome Luic (che guadagnava da viversi in una maniera poco chiara e sospetta) ha vuotato il sacco (chissa´se per racontare la verita´): ha rallentato il suo passo da legionario per camminare un po' con noi e rivelarci di essere un erudito pagato dallo stadio per ammaliare con i suoi racconti, le sue poesie e le sue canzoni i turisti giunti in terra di Francia....sara´...mah!!!!!Il cammino sara´anche magico...ma alcuni personaggi sono quantomeno piu´che curiosi!
  • Alex...beh, vi assicuro che sentirete ancora parlare di lui (spero)..stiamo progettando una cosa a dir poco favolosa!!
Hasta manana pelegrinos!!!

martedì 17 luglio 2012

sulle sponde del fiume mi sono seduto e ho pianto...

Arrivati a Larrasoana, dopo un tappa piuttosto tranquilla, modificata rispetto al programma iniziale che prevedeva la sosta a Zubiri 5 km prima, sul fiume che scorre e separa il piccolo borgo da proseguo del cammino, mi sono seduto su una roccia con in mano il mio libro e si...ho anche pianto!Ho pianto di felicita´per l'esperienza che sto compiendo, ho pianto nel veder scorrere l'acqua, ho pianto per il rumore del bestiame che ci ha accompagnato per tutta la gioranta e che ancora dal fiume riesco a scorgere. Ho pianto per alcune parole di sostegno e di comprensione ricevute ieri sera per telefono, ho pianto per la benedizione nella chiesa di Roncisvalle alla messa del pellegrino effettuata in tutte le maggiori lingue:inglese, spagnolo, tedesco, francese ed anche in italiano. Un brivido lungo la schiena lungo alcuni minuti;l'emozione di tornare dopo tanto tempo a fare la comunione in un contesto cosi´particolare;ho pianto per le mie preghiere, perche´possano essere ascoltate.Ieri sera prima di addormentarmi ho dedicato l'ultimo pensiero ai ragazzi degli scout, ragazzi a cui tengo tantissimo, che ho visto crescere parallelamente e che spero di aver aiutato a crescere. I segnali del mondo sono tantissimi;stanno nel sole che sorge al mattino, nell'errore commesso davanti ad un bivio che ti porta ad allungare di poco il percorso ma a godere di panorami talvolta eccezionali... e cosi´oggi, sulle sponde del fiume con in mano il mio libro ecco loro, un clan di messina sulle vie di Santiago.Altri pellegrini son partiti, alcuni sono andati, altri continuano a percorrere seppur con i loro tempi le nostre stesse distanze.Altri invece sono andati, cosi´e' stato per il mio amico Matheus che ha deciso di allungare la tappa e procedere fino a girona. Il cammino e' anche questo, partire con in mente un'idea ed essere pronti a modificarla....leghi particolarmente con qualcuno che hai accanto e decidete di proseguire insieme, ti senti bene e hai voglia di continuare, vedi un panorama bellissimo e mozza fiato che merita tutto il tempo del mondo per essere ammirato e decidi di soffermartici senza pensare a niente...perche´in fondo qui a Santiago non c'e´l'ansia di dover leggere una mail, l'ansia di perdere l'autobus o il treno, l'ansia di non farcela a effettuare una telefonata, ad incastrare in pausa pranzo la palestra o quant'altro!Il cammino e´bello goderlo, e´bello goderselo, e perche´no, sedersi sulle rive di un fiume e piangere!

Gabri

Note tecniche:
  • i sandali che i´Pala molto gentilmente mi ha prestato hanno ceduto entrambi senza essere ancora indossati se non per il posto camminata (del potente scotch sta cercando di tamponare la sitauzione ma non so quanto potra´resistere);
  • il menu' del pellegrino di ieri non era poi cosi´straordinario come mi aspettavo, ma arrivare nell'ostello con la cucina oggi e trovare l'unico alimentari/supermercato (tienda) del paese sprovvisto di qualsiasi genere alimentare fatta eccezione per pizze surgelate alla modesta cifra di 8 euro, e´stato sicuramente un colpo peggiore;
  • la tappa di domani sara´modificata di comune accordo con i compagni di viaggio e come consigliatomi prima della partenza da molti, e prevedera´arrivo a Cizur Menor dopo circa 20 km di cammino non troppo impegnativi...tappa "tranquilla" dunque dopo i pirenei del primo giorno e i 27 km di oggi, ma che ci permettera´di fare un giro nella citta´di Pamplona e concederci semmai qualche sfizio;
  • capito compagni di viaggio:Carletto soffre un po' le strade quando le pendenze aumentano, e anche oggi e' rimasto attardato;ho preferito comunque condividere con lui la prima parte del Cammino perche´ieri c'erano state poche possibilita´di scambio personale durante la strada; Francesco continua a macinare da tipico camminatore nordico quale e´, ma in discese, dopo le lezioni prese da SavolBelli non ce ne e´per nessuno e stacco sempre tutti;Oggi quando Matheus e´andato ho pesnato di proseguire con lui....ma ho preferito restare...ho capito che ancora non e´il momento di separare la strada da quella dei miei iniziali compagni..quei compagni che la vita e il cammino mi ha messo davanti e che ho scelto di avere..


lunedì 16 luglio 2012

momenti di straordinaria semplicita´.....

Nella serata a St.Jean,animata da una misteriosa festa che non riusciamo ad individuare per le vie della piccola cittadina, si fa la conoscenza di altri pellegrini,che per le ragioni piu´ disparate hanno intrapreso il cammino verso Santiago;cosi' c'e' Luik che cammina da Salisburgo ininterrottamente da due mesi, Luis, personaggio di mezza eta´di origine francese che vive la vita viaggiando per la francia e guadagnandosi da vivere in modi di cui neanche lui vuole parlare, Nathalie, professoressa Canadese che ha insegnato 10 anni in Cina che si fermera´al rifugio di Orisson invece di raggiungere, come noi altri, Roncesvalle dopo 25 km circa di cammino e oltre 1200 metri di dislivello complessivo;c'e´Matheus, con il quale ho stretto subito una grande amicizia, intensificata all'arrivo oggi alla collegiata di Roncesvalle, ragazzo 20enne brasiliano campione mondiale di Jujitzu per la sua categoria di peso, che muove i suoi passi in nome e memoria di suo padre morto qualche anno fa. In questo clima creatosi in ostello, dopo aver girato per le vie del borgo insieme a quelli che ormai sono diventati i miei compagni di viaggio, Carlo e Francesco, consumiamo una cena leggera seguita da un "teino", gentilmente offerto da Genovine, la proprietaria, e da quattro chiacchiere con i pellgrini delle varie parti del mondo (N.B. In ostello c'e´un'altra ciompagine di 4 italiani, 3 bellunesi e uno di La Spezia che ci terra´compagnia anche stasera a Roncesvalle). La notte prima di attormentarmi, e' il momento piu´bello della giornata;quello in cui ti fermi ad analizzarna e a goderne a pieno, quello in cui hai tempo per pensare al domani,emozionarti per l'inizio di un cammino che aspetti da una vita; il momento in cui hai tempo per leggere.Nello spezzone programmato per ieri del libro di Coelho sul cammino di Santiago (idea dell'Ila che condivide con me la lettura a migliaia di km di distanze...favolosa idea) leggo che lo straordinario risiede nelle cose e nelle persone comuni. E' stato interessantissimo e bellissimo riflettere,ieri prima di addormentarsi su e oggi durante i momenti di isolamento da me fortemente desiderati durante il cammino, su questo spunto.Un concetto che cerco di vivere nella mia quotidianeita´,l'averlo reletto lungo questo cammino ha un sapore tutto particolare e son convinto a perseverare in questa direzione. Perche´straordinario siete voi che mi siete accanto, i miei genitori nei lro sbagli (la preghiera di ieri era dedicata a loro, al rapporto che sarebbe tanto bello quanto per me importante intensificare e rinsaldare) e nelle loro virtu´;persone straordinarie siete voi miei amici di sempre quando facciamo assieme le cazzate piu´enormi o quando discutiamo di qualunque cosa o semplicemente giochiamo la nostra partita settimanale a calcio a 7;straordinari siete voi compagni di calcio nell'intensita´e nel sudore che riversiamo al Pontormo tutte le settime e voi mister e staff che ci state dietro;straorinario e' udire una chitarra che suona, un fuoco scoppiettante, una notte stellata;straordinario e´un bacio intenso o rapito dato da te;straordinario e´il panorama che ci ha accompagnato durante questa prima tappa, vallate, boschi, montagne che la nebbia non voleva abbandonare, come coperte con le quali una mamma rincalza il proprio figlio;straordinario e´scorgere l'arcivescovado di Roncesvalle dopo oltre 6 ore di cammino e ricevere l'accoglienza della collegiata;straordinari sono gli animali  di grande taglia che incontri lungo il cammino, pecore, mucche, cavalli allo stato libero, liberi di correre, brucare, emettere suoni in questa bellezza incontaminata della natura;straordinari sono i piccoli insetti, i vermi, anche essi in cammino non si sa per dove ne fino a quando;straordinario e´ ristorarsi da un camioncino in cima al territorio francese che tiene il conto dei pellegrini diviso per nazione e che ti appone l'ultimo timbro francese prima di sconfinare in Navarra;straordinario e´condividere il cammino, fisicamente con chi mi cammina accanto e con voi che siete distanti;e' aiutare un altro pellegrino in difficolta´o chi il cammino lo effettua in bici e non riesce a sollavarsela dietro lungo la ardua salita di oggi;straordinaria e´la Fontana di Rolando posta prima del confine spagnolo, che per una volta distribuisce acqua e non birre a volonta´;straordinario e il panorama dal colle de Leopoeder,punto piu´alto del cammino (1430m), dal quale parte una lunga e tostissima discesa (ovviamente perche´abbiamo sbagliato bivio nonostante il buon Helmut si fosse piu´volte raccomandato) che porta diretta all'arrivo;straordinaria e´la vergine protrettrice dei pastori dei colle pirenaici, e la croce che precede il confine spagnolo sulla quale trovi centinaia di ricordi provenienti da ogni parte del mondo che ogni pellegrino ha lasciato per un motivo tutto suo;straordinaria e´stata la doccia dopo la camminata e, perche`no, fare e stendere il bucato (ma non diciamolo al Sir senno´poi al mio ritorno si aspetta chissa´che);straordinaria sara´sicuramente la cena del pellgrino stasera;straordinario e´tutto questo...in fondo nient'altro che momenti di straordinaria semolicita´......momenti di trascurabile felicita´.

Gabri

domenica 15 luglio 2012

"Grazie di tutto"

St.Jean Pied de Port
Trovo finalmente un tavolino ed un po' di tranquillita', dopo due giorni travagliati ed intensi di viaggio, nell'Albergue di St.Jean, punto di partenza del cammino, dove passero' la notte prima di partire alla volta di Santiago. Il primo pensiero,adesso che tutto si e' fermato un attimo,adesso che il cuore ha rallentato i suoi battiti ed e' tornato a pulsare regolare,adesso che le lacrime hanno smesso di scorrere lungo il viso, va a voi tutti! A tutti voi che eravate li con me venerdi' sera stretti in un simbolico abbraccio che mi ha trasmesso tanta di quella forza da far apparire quasi come una passeggiata rilassante (come scherzosamente detto con qualcuno di voi) gli oltre 800 km che mi aspettano. E' stato veramente emozionante vedervi tutti li...venuti per me,a salutarmi ed augurarmi,ognuno a modo suo, Buen Camino. gnuno a modo suo perche' diverse sono le realta' unitesi l'altra sera. Cosi', allo studente accompagnato dal genitore si unisce quello piu' grandicello accorso con il collega di tecnologia; ai compagni di mille battaglie sui campi di calcio, si uniscono coloro che su que campi mi hanno trasmesso i valori che in parte mi rendono l'uomo che sono adesso;ai "compagni" di Frammenti e Trame si uniscono quelli con cui ho condiviso gli anni piu' belli delle scuole superiori e che ancora oggi, al solo ricordo, mi emozionano; agli amici freschi e nuovi, conosciuti ultimamente e che hanno saputo ritagliarsi un posto importante e indelebile nel mio cuore, si aggiungono quelli storici che "ogni notte puoi giurarci son presenti",si aggiungono quelli un po' "mentecattini" e quelli piu' riflessivi che questo cammino avrebbero voluto condividerlo. Ai compagni degli scout con i quali ho illuminato con tizzoni ardenti le notti stellate accompagnati dal suono delle chitarre e dei djambee', si uniscono i ragazzi ai quali ho cercato di trasmettere la stessa passione con la quale sono stato cresciuto....e il fatto che venerdi' fossero li...beh,significa che qualcosa sono riuscito a passargli :). Ai miei idoli di quando ero bambino, si sono aggiunti coloro che idoli e riferimenti dovrebbero esserlo di natura, ma dai quali la vita, talvolta, mi ha allontanato...la loro presenza in piazza ad assistere alla partenza di  quello che un tempo era il loro bambino accompagnato da tanti amici ha significato tantissimo per me.Ai genitori degli amici, alcuni presenti, altri lontani ma per i quali batte forte ora e sempre il mio cuore e ai quali andra' piu di una preghiera durante questo pellegrinaggio fino al saluto regalatomi da don Marco davanti all chiesa alla messa delle 18. Per arrivare infine alle pietre miliari della mia vita: colei che fa battere forte il mio cuore e lui, redivivo, con il quale ho condiviso milioni di esperienze che mi hanno segnato la vita...e' stato unico poter camminare al tuo fianco verso la stazione...come mi sarebbe piaciuto tu fossi stato qui al mio fianco in questa avventura. Penso di non essermi scordato di nessuno, se l'ho fatto abbiate il cuore di perdonarmi e prendetevela semmai con chi venerdi' ha riempito,forse troppe volte il mio "bicchiere dell'addio". Dopo i ringraziamenti e i saluti si parte e si sale su quel treno con "destinazione paradiso" italianizzazione pop di St.Jean Pied de Port, con fermate a Pisa, Genova, Ventimiglia, Nice Ville, Tolosa e Bayonne prima di raggiungere la cittadina francese ai piedi dei Pirenei.Il viaggio ha riservato diverse sorprese:dalla pioggia inaspettata di Genova, raggiunta con il piu' classico dei viaggi notturni disteso in corridoio di un intercity diretto ad Asti, agli schiamazzi mattutini del regionale per Ventimiglia;dalla coda alla biglietteria che rischiava di farmi perdere la coincidenza per Nizza, alle dormite puntuali e colossali su ogni treno. Giunto nella citta' francese, dopo un giretto turistico-culturale e un bel bagno al mare (per non perdere l'abitudine che la dura estate da docente aveva impresso alla mia routine) mi fermo a prendere un caffe' in una viuzza del centro. Qui il mio viaggio subisce la prima svolta. Accanto al tavolino in cui sono sistamato dal titolare del bar (un bizzarro individuo sui 35 anni che prende a calci le sedie, urla e sbraita in maniera goliardica in piazza e che probabilmente avrebbe chiesto la mia mano se solo non mi fossi presentato in terra francese con questa acconciatura alla Ronaldo dei tempi d'oro) siedono tre ragazze, due francesi (Karine e Luidivine) e un'australiana in viaggio da sola (Jasmine) con le quali inizia subito una conversazione folle a base alcolica, e il caffe' che meritatamente avevo decido di concedermi si trasforma una tipica mattinata Bauladese (chiedere ad Alessio Palazzi per conferme e chiarimenti).5 bicchieri di vino a stomaco vuoto per poi realizzare, con chiara dimostrazione di ignoranza, che: i nomi delle vie sono scritti in due lingue,francese e dialetto di Nizza (dovuto dalla precedente egemonia italica) e che quella giornata (14 luglio) si stava festeggiando la festa nazionele (presa della Bastiglia 14 luglio 1789). Se la prima notizia viene annoverata tra le simpatiche curiosita', la seconda sonvolge i miei programmi di viaggio notturno in direz\ione Tolosa e, salutate le mie nuove amiche, parto alla volta della stazione a prendere il primo treno per Tolosa. Dopo oltre 6 h di viaggio, passato per la piu' a dormire nelle posizioni piu' impensabili, da far invidia al celebre bradipo Cid dell "Era Glaciale", e a leggere notizie storico-ambientali sul Cammino, arrivo a Tolosa giusto in tempo per i fuochi cittafini che anche qui risentono evidentemente della crisi economica che attanaglia l'intera europa: 40' scarsi,seppur di alto livello, che Matteino si sentirebbe entusiasta del suo exploit del 24 Giugno in terra fiorentina. Poi e' solo fiumana di gente per le strade e la festa prosegue nel quartiere di Jean Jacques, che raggiungo ovviamente a piedi, zaino in spalla con al seguito una birra (aperta in maniera molto figa a contrasto con una ringhiera, cosa che ha innalzato a mille la mia autostima da bevitore convinto).Dopo qualche canzoze con il Bob Marley di turno e un giretto a caccia di cibo, rientro alla stazione (chiusa in perfetto stile francese) dove ad attendermi c'e' una situazione piuttosto preoccupante: un freddo bestia ( e pensare che pensavo di aver portato k-way e collo di Pile solo a prendere polvere) e plotoni di ubriachi e clochard molesti che fanno di tutto per impedirmi di prender sonno nonostante il fagotto all'interno del sacco a pelo in cui mi ero rivoltato.Risistemato nello zaino il giaciglio per impossibilita' di farsi abbracciare da Morfeo, trascorro le due ore che mi separano dal treno in compagnia di un ragazzo sud africano, volontario a Lourdes e reduce dalla via Tolosana (Cammino francese che precede e si ricollega alla via compostellana) di nome Hendrik. Arrivate le 5.38 salgo sul treno direzione Bayonne, non prima di esser redarguito del personale di stazione per aver violato il piu' antico dei regolamenti:"e' vietato attraversare i binari, servirsi del sottopassaggio", sul quale mi concede il meritato riposo.Giunto a destinazione faccio conosco i miei primi compagni di viaggio con i quali adesso pernotto in ostello:Carlo, professore di latino e greco a Vicenza, e Francesco un ragazzo sui 35 anni di Trieste. Insieme raggiungiamo in treno, dopo una leggera colazione (accidenti a me che continuo a provare l'espresso fuori confine),St.Jean dove siamo accolti da Helmut, un pellegrino di Merano che, terminato il Cammino e' venuto a dare una mano all'ufficio di accoglienza. Dopo il meritato paninazzo (farcito con pollo e uovo cotti probabilmente non prima di una settiman fa) e sistemati in ostello,ci apprestiamo a visitare la citta'. L'albergue va riempendosi di pellegrini:francesi, tedeschi, spagnoli e italiani passanto davanti all'anziana signora che lo gestisce e li indirizza nelle cameate.La mia irrefrenabile voglia di conoscere chiama, il tempo scorre e la partenza si avvicina...siamo ormai ad un Passo dall'inizio del Cammino vero e proprio...anzi, il primo passo e' stato gi' mosso con voi venerdi' sera!

Grazie ancora di tutto

Un abbraccio
A presto
Gabri

Note tecniche: Domani tappone pirenaico direzione roncisvalle (26 km circa con 1300 m di dislivello)!

venerdì 13 luglio 2012

e poi arrivò il tempo di partire...

Così all'imporvviso, quasi in maniera inaspettata, come se il tempo fosse volato via veloce,senza freno!Sardegna, Kos, concerti, cene, grigliate e il tempo nelle ultime settimane è letteralmente scappato via senza lasciarmi la possibilità di capire ciò che veramente stava per accadere.Questa è stata un po' la mia scelta per preparare questo viaggio. Quella di non concedermi spazi vuoti per pensare, tanti ne avrò durante il camino, quella di non avere un calendario sul quale barrare le caselle fino alla data della partenza, quella di non farsi assalire da ansie, paure, insicurezze, emozioni....fondamentalmente quella di non vivere questi giorni che precedono la partenza come tappe di avvicinamento all'obiettivo,ma viverli appieno in quanto unici tanto quanto quelli che mi aspettano da stasera in poi.Così è stato bello emozionarsi con gli amici in Sardegna, brindare, soffrire per la sconfitta dell'Italia, tuffarsi nel mare una notte di fine Giugno con la infinita cena appena consumata ancora sullo stomaco. Conoscere la realtà di un paese tanto affascinante quanto piccolo e nascosto, vedere stringersi legami con persone con le quale hai condiviso appena un sorriso, una canzone, una birra. E ancora ritrovarsi con i vecchi e i nuovi amici a festeggiare la chiusura del Frammenti, a trovare la gioia anche nel dolore per i ricordi che nessuno cancellerà, a ballare nelle piazze di San Piero a Sieve prima di ripartire nuovamente alla volta di un'isola lontana, quasi sconosciuta, accompagnato dalla persona che più di ogni altra mi sostiene in tutte le giornate, che condivide con me gioie e dolori e mi ha aiutato ad avvicinarmi a questo evento con tutta la serenità possibile;ballare con lei sulle note di un inaspettato concerto dei Subsonica, sorridere e cantare per le strade dell'isola di Ippocrate su un motorino che in quanto a prestazioni faceva rimpiangere la mia buona e vecchia bicicletta, fedele compagna di viaggio in terra fiorentina, ma che ha saputo regalarci panorami, spiagge e sensazioni particolari e molto forti;osservare un cielo magicamente stellato riscaldati dall'acqua di una sorgente termale in pieno mar Egeo, vedere i fianchi e la pancia gonfiarsi con nella testa le parole del nostro primo ristoratore incontrato in terra greca "one kilo more", e infine arrivare qui...dove tutto in fondo comincia, nel posto che più di ogni altro è la nostra certezza, la casa. Trovarsi uno zaino praticamente pronto e soltanto da completare nei dettagli;fermarsi un attimo, prendere fiato, capire che sta succedendo davvero, che il grande giorno è arrivato, così come sono passati meravigliosamente quelli appena trascorsi e come sono convinto passeranno quelli futuri,svuotare il cuore e l'anima dalle sensazione e dalle emozioni appena vissute, tenere nell'angolo più remoto e più segreto del nostro cuore quelle più forti pronto a riempirlo nuovamente....che è arrivato il tempo di partire...è dunque questa la nuova giornata da vivere!

Ci vediamo stasera per chi c'è all'aperitivo!
Un abbraccio a tutti gli altri

Gabri


"Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà il tempo...
Il tempo per partire,
il tempo di restare,
il tempo di lasciare,
il tempo di abbracciare.

In ricchezza e in fortuna,
in pena e in povertà,
nella gioia e nel clamore,
nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,
nel sonno e nell'amore.

Ovunque proteggi la grazia del mio cuore.
Ovunque proteggi la grazia del tuo cuore. "